Questo terribile spot è stato bannato e non lo vedrete mai in onda, giustamente. Però è sicuramente divertente.
Il sottoscritto con questa cazzatina vi saluta e vi da appuntamento tra tre settimane circa... adieu!
giovedì 21 agosto 2008
Uno spot che non vedrete
Pubblicato da Aldo alle 09:27 0 commentimercoledì 20 agosto 2008
Notizie che ci fanno riconciliare con il mondo: una statua a Fonzie
Pubblicato da Aldo alle 14:46 0 commentiI tg non fanno altro che proporci disgrazie, morti ammazzati e tette al mare. Invece nel mondo succedono anche fatti meravigliosi, come quello che state assistendo: una statua dedicata ad uno dei massimi miti del piccolo schermo, Fonzie di Happy Days. Che altro posso dirvi? Eeehiii!!!
martedì 19 agosto 2008
...e i Monty Python
Pubblicato da Aldo alle 12:46 0 commentiOggi invece vi presento un tutt'altro tipo di comicità inglese, i Monty Python. Certo, voi tutti avrete visto per lo meno "Brian di Nazareth" o "Il Senso della Vita", ma il "Monty Python Flying Circus" fu la trasmissione televisiva che lanciò i 5+1 ragazzi irresitibili e che rivoluzionò la tv. In questo spassoso sketch John Cleese è un bastardo che fa un colloquio di lavoro un po' particolare a Graham Chapman. Il cofanetto con le 4 stagioni complete dello show è disponibile anche in Italia... correte ad accatarvelo!!
lunedì 18 agosto 2008
Il pazzo mondo di Benny Hill
Pubblicato da Aldo alle 10:25 0 commentiChi come me è cresciuto con le continue repliche delle comiche di Benny Hill, prima all'interno del mitico Drive In, poi usate come tappabuchi qua e là, non può che venerare il fu comico inglese dalla faccia di gomma. Comiche studiate alla perfezione, piccoli gioielli di humor insuperabili e inimitabili. Eccolo in una delle sue migliori scenette, 4 minuti di divertimento puro, compresa la classica fuga finale accellerata.
domenica 17 agosto 2008
sabato 16 agosto 2008
giovedì 14 agosto 2008
Hollywood steps out
Pubblicato da Aldo alle 10:41 0 commentiQuello che vi propongo oggi è un piccolo capolavoro firmato Tex Avery, il genio dell'animazione dei bei tempi che furono. In questo piccolo cartone del 1941 si susseguono tutti i divi più celebri d'allora da Cary Grant a Clark Gable, da Bette Davis ai fratelli Marx, impegnati in gag strampalate. Un'operazione folle, che dimostra come questi short animati fossero destinati principalmente (o anche) ad un pubblico adulto, quando venivano proiettati al cinema prima del film. Per scoprire "chi è chi" consultate questa ottima guida e la relativa pagina di Wikipedia. Dato che ci siete date un'occhiata anche al simile, ma inferiore, "Mother Good to Hollywood" della Disney, un cartone poi bannato perché pieno di sterotipi un po' pesantucci sui negretti.
martedì 12 agosto 2008
EXOGINI... i misteriosi alieni!!!
Pubblicato da Aldo alle 10:06 2 commentiOggi di 'ste stronzate collezionabili ce ne sono a bizzeffe. Ma vent'anni fa o giù di lì tutti noi bimbetti impazzimo per 'sti cazzo di Exogini. 500 lire (non pochi!!) e si poteva acquistare dal tabaccaio una bustina con dentro un exogino! I più bravi potevano manipolarla e sentire al tatto chi c'era dentro. Il più ricercato era Medusa, con le sei braccia, ma andavano forte anche Faraone e Teiera. Alcuni invece (Cobra, Tesoriere...) mai visti. Si scaternò così una vera mania, una frenesia collettiva ad accumulare 'sti pupazzetti con i quali si poteva giocare ben poco (anche se io ci provai). Nel meraviglioso sito http://www.exogini.com/ viene spiegata l'origine di questi orpelli che altro non sono che i personaggi di un manga (e cartone animato) sul Wrestling, KINNIKUMAN, che trasmettono anche sulle Tv private italiane. E noi pensavamo che arrivavano dallo spazio... Comunque i Gormiti agli Exogini je fanno 'na pippa...
domenica 10 agosto 2008
I grandi misteri del XX secolo: chi canta la sigla di Lamu?
Pubblicato da Aldo alle 13:45 2 commentiChi ha cantato (e scritto) la sigla di Lamù? E come finisce?
Sì perchè di questa simpatica melodia che accompagnava le avventure della bella aliena in bikini leopardato non se ne sà nulla. I titoli non indicavano l'interprete e il compositore e così, qualcuno che ha molto tempo da perdere ha iniziato un affannosa ricerca, du cui potete trovare un sunto nella pagina di Wikipedia. In pratica 'sto tizio è andato prima alla SIAE, dove la canzone non risulta mai essere stata registrata, poi si è rivolto alla prima emittente che aveva trasmesso il cartone, Telecapri, che aveva acquistato lo stesso. Nulla! Sono state fatte comparazioni, ipotesi, ma al giorno d'oggi non si sa chi sia il cantante e l'autore. Nè si conoscecome finisce la sigla interrota a 1'26'' a "io tremo perché so" dove qualche burlone ipotizza un "il mio sguardo sul tuo seno poserò".
Ma non fisce qui. Un altro... ehm... ricercatore ha avuto la bella idea di ascoltare la sigla al contrario... altro che i Beatles! Altro che i Black Sabbatah! Altro che Elio e la sua pensata inutile di "Ignudi tra i nudisti".... Rovesciando la sigla di Lamu viene fuori un testo di senso compiuto con addirittura uan frase in latino!! Ascoltate (e leggete il testo a fronte) qui: http://blog.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendID=206172189&blogID=290982405.
Insomma il mistero, vent'anni dopo, è ancora ben lungi dall'essere risoluto... che ci siano anche qui i servizi segreti di mezzo?
sabato 9 agosto 2008
venerdì 8 agosto 2008
giovedì 7 agosto 2008
Direttamente da Trashopolis... Scandalosa Gilda!
Pubblicato da Aldo alle 10:17 0 commenti Scandalosa Gilda - Il paese di cazziglia
Video inviato da Gennydauria
In attesa che Youtube torni a funzionare, sono costretto a ricorrere su altri lidi e quindi altri servizi video.
Quello che vi propongo è un assaggio di quanto potete trovare giornalmente sullo splendido blog TRASHOPOLIS, ovvero spezzoni di film che vanno oltre il trash e i peggiori video dei cantanti napoletani.
Il video in questione è la sequenza animata del film "Scandalosa Gilda" di Lavia, una sotto brassata d'autore ma con 3 minuti a cartoni animati VM18 realizzati dal grande Gibba. Alluciongeno!
martedì 5 agosto 2008
La storia è contorta, noiosa, e il “fattaccio” dell’avvocato molestatore (Nello Pazzafini, caratterista di secondo piano, qui nella sua più “ampia” interpretazione), che dovrebbe “mettere in moto” la storia avviene dopo ben quaranta minuti!
Ida Di Benedetto sembra poi spuntare da un altro pianeta. Le precedenti attrici che avevano interpretato la moglie di Merola, anche se provenienti dal cinema di serie “A”, come Annamria Ackerman e Erica Blanc, erano credibili. Qui la Di Benedetto fa la Di Benedetto, contribuendo attivamente alla non riuscita del film.
Ma non finisce qui. Che dire del finale a Montevergine, scopiazzato dal precedente Lacrime Napulitane?
Si sfocia poi nel demenziale (involontario) con la scena del “teatro nel teatro” in cui il nostro veste i panni di Pulcinella e la Di Benedetto quelli di Colombina, circondati dalle quinte del teatrino di burattini. Pulcinella, già apparso in una inquietante “danza macabra” ne Il mammasantissima, qui è proposto nella sua più banale caratterizzazione, e tornerà di prepotenza anche nel successivo Giuramento.
Nella scena finale poi si sfocia nel patetico, quando tutti i protagonisti (e anche ignoti passanti) si rivolgono alla camera chiedendosi “E pecchè?”, mentre tutta la città canta e balla! Si voleva fare un ennesimo Carosello Napoletano? Crediamo che anche questa scusa sarebbe poco plausibile.
Mario Merola è per la prima volta fuori parte, persino antipatico, e Nino D’Angelo gli ruba spesso la scena. L’incontro tra i due “miti” si risolve quindi con un nulla di fatto.
La vicenda dello scippo, con Nino pentito che riporta la borsetta alla vecchietta, è tolta di peso dalla prima canzone (e relativa sceneggiata teatrale) dello stesso Nino D’Angelo, “ ‘A storia mia (Lo scippo)”, che non viene tuttavia cantata. La storia di Nino, che vuole sfondare nel mondo della canzone, non ha seguito, tranne riproporre tutti gli espedienti classici “per allungare il film” tipici dei film di D’Angelo, compresa l’interminabile corsa in riva al mare con la sua bella, con una canzone in sottofondo. Da segnalare invece Roberta Olivieri, che qui per la prima volta è la ragazza di Nino, e che sarà la sua partner in molti film a venire.
In mezzo a tutto questo, stupisce non poco la performance di Ghigo Masino, toscanissimo interprete di commediacce di serie C, (Giro girotondo... con il sesso è bello il mondo e altri “capolavori” di Oscar Brazzi), finito anche al centro di un singolare fatto di cronaca quando dei vecchi partigiani lo avevano riconosciuto in una tv libera di sinistra come antico picchiatore fascista...
Lucio Montanaro invece appare brevemente, e ancor più brevemente Gianni Cardo che, nel ruolo dell’assistente dell’avvocato, non apre quasi mai bocca.
Insomma, Tradimento, sebbene sia realizzato con una maggiore cura rispetto ai film precedenti, è da considerarsi la meno riuscita, la meno melodrammatica, la meno commuovente, la più falsa cinesceneggiata. Se poi lo è.