sabato 21 marzo 2009

Arisa e La rivincita della canzonetta (con dotti consigli per arrivare a mangiare il panettone)

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Costretto come sono ad ascoltare quell’abominio di emittente radiofonica che corrisponde al nome di RDS, che ha il viziaccio di trasmettere la stessa canzone di successo fino a 5 volte al giorno, ho avuto modo di sorbirmi “Sincerità” per benino.

La canzone è stata portata al successo dall’occhialuta Arisa, dalle movenze di un bradipo e dalla voce che ricorda il sergente Hooks di “Scuola di Polizia”… un personaggio dal “look” evidentemente moooolto costruito a tavolino, come il primo Cristicchi che andava in giro in giacca e cravatta e 24ore…

Fatto sta che questa canzonetta è (continue repliche a parte che ti farebbero odiare qualsiasi cosa) assai simpatica: come “la vecchia canzone di una volta” la si impara in una volta sola e la si può fischiettare sotto la doccia e in bicicletta, storpiando le parole a piacere anzi, pare che questa sia diventata una moda, con lo stesso Marco Travaglio che si è esibito in una sua versione, dedicata – guarda un po’ – al Cavaliere da Santoro (forse ha trovato un mestiere adatto).

Tutto questo panegirico per dire che forse l’Italia aveva davvero bisogno di una canzonetta dei bei tempi, che i gorgheggi stonati della Pausini e di Giorgia hanno rotto i coglioni e che il rock all’Amatriciana (o meglio alla Bolognese) di Vasco e del Liga ha fatto il suo tempo. Per non parlare delle “sperimentazioni” di altro gruppi di successo che appaiono sulle copertine di XL.

Ma quanta visibilità potrà avere ancora Arisa? La vedremo ancora sugli schermi quando mangeremo il panettone? O scomparirà come i tanti fenomeni di Sanremo, da Paolo Barabani a i Jalisse?

Noi ci permettiamo di dare qualche consiglio ad Arisa per permettergli di campare ancora qualche anno, se non di più, nel magico mondo dello show-biz italiano.

1) fare una canzone impegnata e/o di sinistra. Da Jovanotti in poi, proseguire su questa strada non ha mai tradito. Dato che Cristicchi ha tirato già in ballo i matti consiglio i seguenti temi ancora inesplorati: gli zingari, gli handicappati (eventualmente fermandosi solo su determinate categorie quali ciechi, sordi, paraplegici, ecc.), le morti bianche, i precari. Possibili ospitate da Crozza e/o la Dandini possono accelerare questa “conversione”.

2) un bel tormentone per l’Estate. Questa è una strada assai difficile perché, vedi Valeria Rossi, c’è il rischio di scomparire ai primi giorni di pioggia. Forse la stessa “Sincerità” potrebbe giungere ancora “fresca” in tempo per il Festivalbar, ma io consiglio un bel tormentone per i primi di maggio. Poi, a settembre, si potrà seguire il punto 1.

Bene, per il momento “Sincerità” non è ancora entrato nel mio iPod. Ma ho paura che fra qualche anno affiancherà le Lollipop e tutto ciò ho disprezzato all’uscita e rivalutato tempo dopo.


domenica 8 marzo 2009

Un 144 per i Village People

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Tutti conoscono i Village People, il gruppo più "gaio" della storia della musica pop... YMCA, Macho Man e In the Navy si ballano ormai anche alle feste dell'oratorio.
Non tutti sono a conoscenza della parabola discendete dei sei amiconi.. dopo il terribile "Renaissance" che avrebbe voluto segnare un loro rinascimento e sdoganare la loro immagine fru-fru (e che si guadagnà solo il titolo di una tra le più orripilanti coprertine di sempre, andatela a recuperare qui http://franklarosa.com/vinyl/BigImg/vp.jpg) i nostri tornano su atmosfere su calde.
Viene così sfornato l'album "Sex over the phone" che, accompagnata dalla omonima title-track, sarà invece la loro pietra tombale.
Nel video, le checche isteriche (come altro definirle, altrimenti?) si eccitano chiamando un 144 (che asciugerà in un breve lasso di tempo la loro carta di credito, il cui numero viene dato con nonchalance) e ballando... ma i bei tempi sono ormai finiti.
Ciliegina sulla torta: l'inaspettato (e alcuanto improbabile) finale eterosessuale, con la scoperta che i maschiono stavano telefonando ad arrapanti fanciulle, pronte a scatenare i loro bollenti spiriti (letteralmente).
La canzone farà parte della colonna sonora di "Uccelli d'Italia" il secondo e ultimo film degli Squallor, al cui confronto il primo, il più ben noto "Arrapaho" è "Quarto potere"...

 

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