mercoledì 7 aprile 2010

Il racconto della Settimana - La Teoria dell'Anima Gemella

Mario Rossi era sempre stato un convinto sostenitore della teoria dell’anima gemella. Una teoria che, per chi non la conoscesse, recita pressappoco così: per ognuno di noi esiste nel mondo una persona che è il completamento di noi stessi. Una persona che corrisponde in tutto a quello che cerchiamo. Una persona con cui vorremmo trascorrere tutta la nostra vita. Una persona da amare, alla follia, per sempre. Proprio come quei tizi negli Harmony.

Il difficile era trovare questa determinata persona. Mario Rossi si era messo alecramente alla ricerca fin dalla tenera età di sei anni. Ogni anno, a San Valentino, tirava i conti. Per quest’anno, niente. Non l’aveva ancora trovata. Ma il prossimo sarebbe stato quello giusto, se lo sentiva. E il successivo S. Valentino lo avrebbe passato insieme a Lei. Così per più di vent’anni. E, per quanti sforzi avesse fatto non era ancora riuscito a trovarla. Perché? Beh, c’erano, secondo lui, diversi ipotesi. Poteva darsi che la sua metà nel frattempo fosse morta, o partita per un posto sperduto. Poteva darsi che la sua metà non abitasse nella sua stessa città, nemmeno nel suo paese. O poteva darsi che lui, Mario Rossi, fosse l’unica persona nata senza anima gemella. Questi dubbi lo tormentavano e gli impedivano di dormire la notte. Un giorno di Natale, quando la solitudine aveva preso un forte sopravvento su di lui, si decise. Prese un vecchio libro di stregoneria che aveva trovato in un mercatino, e in pochi minuti, seguendo le dettagliate istruzioni, invocò un demone. Quello comparve in una nuvola di zolfo.

- Beh - disse - qualunque cosa mi chiedi, il pagamento lo conosci, amico. -

- Senti, io vorrei solo fare una domandina…quello che mi chiedi mi sembra esagerato. -

- Anche a me, ma non posso modificare i prezzi, sono solo un dipendete…ma cos’era che volevi chiedermi? -

- Se esiste una mia anima gemella e dove la posso trovare! -

- Un sentimentale, eh? - disse quello aspirando una boccata di fumo. – Vedi, la faccenda non è così semplice…se ti dicessi che esiste e si trova in via tal dei tali al numero tot cosa faresti? Non potresti andare là dicendo, guardi, signorina, il diavolo mi ha detto che lei è la mia anima gemella…viceversa se ti dicessi che non esiste ti ammazzeresti, subito, parola mia. -

- Non me ne importa niente! Non posso vivere ancora con questo dubbio! Aiutami, ti prego! -

Il demone squadrò quell’omuncolo. Aveva un sacco di lavoro da fare e non poteva perdere tempo con un indeciso.

- Vabbè, facciamo così: la prima persona che mi indichi sarà mia. E tu avrai in cambio la risposta. Non è deontologicamente corretto…ma per affari questo e altro, giusto? -

Mario Rossi ci pensò su un attimo. Grazie ad una sua scelta una persona sarebbe andata dritta dritta all’inferno. Certo, era sbagliato. Ma in fondo il mondo era in debito con lui. Non gli aveva mai offerto niente. Ed era giusto che adesso lui si prendesse quella piccola liberta senza chiedere permesso.

- Ok. Ho deciso. - Aprì la finestra. Sotto di lui, gente festosa si affrettava a fare le ultime spese di natale. Mario Rossi, senza guardare, indicò qualcuno, a casaccio.

- Prendi questa! -

Il demone alzò un sopracciglio, tirò fuori un piccolo notebook e digitò alcuni tasti.

- Fatto. Tutto in regola. -

- Allora? - fece Mario Rossi eccitato - Esiste la mia anima gemella? -

- Esiste. E abita proprio vicino a te… -

- SI! -

- O meglio. Esisteva. -

- Che? -

- Mi hai appena donato la sua anima. -

Mario Rossi si affacciò disperato alla finestra. Lei era lì, accasciata al suolo, morta. L’asfalto si squarciò, e dall’apertura scaturirono fiamme infernali, mentre il demone accompagnava l’anima di Lei nell’oltretomba.


© Aldo Emanuele Castellani, 2010

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

 

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